Tramite il “blower door test” viene valutata l’ermeticità di un edificio. Il metodo permette di determinare il tasso orario di ricambio dell’aria causato dalle fessure presenti nell’involucro edilizio, dovute all’imprecisa posa di porte e finestre o alla presenza di cavi elettrici passanti, condutture del gas oppure a generici difetti di costruzione, dimostrando oggettivamente l’origine delle perdite di ventilazione. La prova viene effettuata chiudendo tutte le aperture verso l’esterno e azionando un ventilatore posto a momentanea sostituzione di una finestra o di una porta; alla ventola sono collegati gli strumenti che misurano la differenza di pressione tra interno ed esterno. I test vengono effettuati con l’ausilio di termocamera per meglio individuare i punti critici e ottimizzare la tenuta all’aria.
Il test fornisce un’indicazioneglobale sulla qualità costruttiva permettendo di evitare le seguenti problematiche: condense interstiziali con conseguente degrado dei componenti edilizi, sbilanciamento della ventilazione meccanica, incremento dei consumi energetici, passaggio incontrollato di rumore, passaggio incontrollato di inquinanti dall’esterno verso l’interno, ecc.
Come una perfetta coibentazione dell’edificio è inutile, se d’inverno il calore può disperdersi attraverso fughe o fessure non controllate, così una perfetta protezione dell’edificio dai raggi solari è inutile, se d’estate l’aria calda può penetrare attraverso fughe o fessure non controllate.
Esistono due tipi di test: - 1 TEST DI TENUTA ALL’ARIA Tipo ‘’B’’ secondo UNI EN ISO 13829 - 1 TEST DI TENUTA ALL’ARIA Tipo ‘’A’’ secondo UNI EN ISO 13829 1 - test Tipo ‘’B’’ secondo UNI EN ISO 13829 Viene creata e mantenuta una differenza di pressione tra l’interno e l’esterno costante di 50 Pa; durante questa fase viene ispezionata l’intera superficie dell’involucro edilizio alla ricerca dei punti non ermetici che causano le maggiori perdite di carico termico per infiltrazione - Test di permeabilità all’aria dell’involucro edilizio con calcolo di ricambio d’aria orario a 50 Pa (n50) - Localizzazione dei punti critici di maggiore perdita per infiltrazione/dispersione e di discontinuità di tenuta all’aria dell’involucro con ausilio di un handfogger ( la macchina del fumo ). 2 - test Tipo‘’A’’ secondo UNI EN ISO 13829 Viene generata un depressione decrescente, a partire da valori pari a circa 70 Pa e si prosegue a passi di 5 Pa sino a raggiungere un valore finale di 25 Pa.
Per ogni step vengono registrati i volumi d’aria che si perdono attraverso i punti di permeabilità e viene calcolato l’indice di quantità d’aria penetrata in un ora (n50); - nella 3a fase viene creata una sovrapressione e viene ripetuta la sequenza di cui alla fase precedente. Questo per valutare anche le dispersioni dovute alle diverse guarnizioni. Il risultato finale del test rappresenta il numero di ricambi orari del volume di aria interna che si ha attraverso le fessure dell’involucro, la cui sommatoria definisce la perdita totale - Elaborazione dati e reporting delle attività d’indagine sopra esposta. Il test completo si articola in diverse fasi: 1. nella prima fase viene creata e mantenuta una differenza di pressione tra l’interno e l’esterno costante di 50 Pa; durante questa fase viene ispezionata l’intera superficie dell’involucro edilizio alla ricerca dei punti non ermetici che causano le maggiori perdite di carico termico per infiltrazione; 2. nella seconda fase viene generata un depressione decrescente, a partire da valori pari a circa 70 Pa e si prosegue a passi di 5 Pa sino a raggiungere un valore finale di 25 Pa. Per ogni step vengono registrati i volumi d’aria che si perdono attraverso i punti di permeabilità e viene calcolato l’indice di quantità d’aria penetrata in un ora (n50); 3. nella terza fase viene creata una sovrapressione e viene ripetuta la sequenza di cui alla fase precedente.
Questo per valutare anche le dispersioni dovute alle diverse guarnizioni. Il risultato finale del test rappresenta il numero di ricambi orari del volume di aria interna che si ha attraverso le fessure dell’involucro, la cui sommatoria definisce la perdita totale. Per mezzo di un'immagine termografica è possibile rilevare le differenti temperature esistenti su una superficie, in modo da individuare eventuali anomalie nell'esecuzione della coibentazione oppure determinare ponti termici strutturali. L’effettuazione di una diagnosi termografica in combinazione con il Blower Door test rappresenta l’approccio ideale per l’individuazione e lo studio nel dettaglio delle dispersioni termiche causate dalla tenuta all’aria dell’involucro edilizio.
Richiedi informazioni