Ma
come si assicurano i sistemi di ancoraggio a parti stabili degli
edifici?
I
dispositivi che costituiscono un sistema di ancoraggio devono essere
collegati a materiali base che devono costituire “parti stabili
degli edifici”. Il materiali base può essere la struttura di
un’opera edile o qualsiasi altro elemento strutturale idoneo a
garantire la strutturalità del fissaggio.
Chi
mi garantisce la strutturalità del fissaggio?
Si
devono distinguere il caso della nuova costruzione da quello della
manutenzione: nel primo caso la progettazione del sistema di
ancoraggio è contestuale alla progettazione delle strutture e quindi
è lo stesso strutturista a tenere conto dei carichi che si
sviluppano nelle fasi di arresto caduta e a dimensionare le sezioni
dove dovranno essere installati i sistemi di ancoraggio che saranno
così “già predisposte”; nel secondo caso il progettista dovrà
partire dall’esame della struttura esistente e valutarne la
capacità predisponendo, ove necessario, un progetto che tenga conto
degli eventuali interventi di consolidamento.
Per
fissarmi al materiale base devo forare la copertura?
A
parte i casi in cui il materiale base è a vista (parapetti in c.a.,
travi di coronamento, aggetti in c.a., coperture in lamiera ecc…)
generalmente è necessario attraversare tutto il “pacchetto” di
copertura per raggiungere gli elementi strutturali idonei
all’assorbimento dei carichi di arresto caduta.
Forare
la copertura comporta rischi di infiltrazioni come posso fare per
evitarli?
Per
potere fuoriuscire dalla copertura ed essere installati sul materiale
base i dispositivi in molti casi sono passanti e possono costituire
una via di ingresso per l’acqua. Per evitare infiltrazioni devono
essere utilizzati i consueti accorgimenti quali sigillare con
materiali elastici e allo stesso tempo durevoli l’interfaccia
copertura-dispositivo.
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